martedì 16 settembre 2014

Presentazione: L'ALBA DI ARCADIA di Emanuele Delmiglio (Roma, Giovedì 18 settembre, alle ore 18:00)

Giovedì 18 settembre, alle ore 18:00

nello Spazio Espositivo, Libreria & Fumetteria Segni d'Autore

di Via Nomentana  n. 159, a Roma

presentazione del libro L'alba di Arcadia
di Emanuele Delmiglio

Edizioni Solfanelli

Presenta e dialoga con l'autore Flavio Alunni








Una tranquilla coppia veronese è la protagonista de “L’alba di Arcadia” il romanzo di Emanuele Delmiglio fresco di stampa per la collana Pandora dell’editore Solfanelli.
La narrazione dai ritmi incalzanti può essere annoverata nel genere “techno-thriller”, ovvero una contaminazione di thriller e fantascienza, i cui maestri riconosciuti sono Michael Chricton, Dan Brown e Ken Follett.
Ma la definizione va stretta a Delmiglio, come ricorda Luca Crovi nella sua presentazione: “Non preoccupatevi di che tipo di romanzo è quello che ha scritto Emanuele Delmiglio, apritelo e cominciate ad esplorarlo. Troverete spalancata la porta sul fantastico.
Attenzione che vi sarà difficile richiuderla e ritornare alla realtà. Ed è questa la forza di un romanzo quando appassiona i lettori, impedire il loro il ritorno alla quotidianità e costringerli a riprendere in maniera continuativa il loro viaggio”.

lunedì 15 settembre 2014

Presentazione: I GEMELLI DI CAERE di Fabrizio Cordoano (Sulmona, Sabato 20 Settembre, ore 21:00)

Sabato 20 Settembre alle ore 21:00

all'interno del Palazzo Mazara
Largo Mazara 1, SULMONA

presentazione del romanzo di FABRIZIO CORDOANO

I GEMELLI DI CAERE

Edizioni Solfanelli

Durante la serata performance musicale del duo Piano & Soprano di Maria Cristina Solfanelli e Yuri Sablone







La maschera con il volto adirato del dio Tinia copre le sembianze di un intruso che spaccia le proprie perversioni per volere divino.
Lamine d’oro, che recano incisa una dedica alla dea Uni per il dono di due figli gemelli, emergono inaspettatamente dai bauli di un tesoro trafugato, ricco di manufatti di pregio.
L’amore dei giovani Athe e Laerthe nasce e cresce all’ombra della necropoli di Caere, ma la fortuna del ragazzo raggiunge il proprio apice nello stesso istante in cui il suo astro si spegne.
Arte e storia, luoghi fantastici e leggendari, amore e odio, vendetta e onore, storia Etrusca e Romana si rincorrono lungo tutto il romanzo, la cui trama trae ispirazione dalla splendida “Tomba dei rilievi” (IV sec. a.C.) della necropoli etrusca della Banditaccia a Cerveteri, realmente appartenuta alla famiglia dei Matunas.

Fabrizio Cordoano
I GEMELLI DI CAERE
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-847-2]
Pagg. 176 - € 13,00

http://www.edizionisolfanelli.it/igemellidicaere.htm

domenica 14 settembre 2014

Poker d’Assi per SCARPETTE BIANCHE di Arturo Bernava (Edizioni Solfanelli)

Domenica 14 settembre 2014, Arturo Bernava, con il romanzo SCARPETTE BIANCHE (Edizioni Solfanelli), ha vinto anche il premio internazionale “Thesaurus”, organizzato dal Cenacolo internazionale letterario “Altre Voci”. Lo scrittore è stato premiato da Alessandro Quasimodo, personaggio di spicco della vita culturale italiana (e non solo per l’illustre parentela), nel corso di una suggestiva cerimonia svoltasi sull’isola di Albarella, alle foci del Po.
Il romanzo "Scarpette bianche" ha vinto già tre concorsi: il Premio dell'Editoria Abruzzese "Città di Roccamorice" 2014, il Premio internazionale "Martucci - Valenzano" (BA) e il premio Nazionale di Poesia "Mario Arpea" organizzato dal Comune Rocca di Mezzo (L'Aquila).
Inoltre è giunto secondo nei concorsi: Premio Parco Majella di Abbateggio (PE) e al Premio “V terre, golfo dei Poeti” di La Spezia. Infine è stato finalista nei concorsi “Scriviamo insieme” di Roma e al Premio "San Domenichino" di Massa (MS).


http://www.edizionisolfanelli.it/scarpettebianche.htm

sabato 13 settembre 2014

SE L'IMMAGINE PREVALE SULLA PAROLA (La Repubblica, 13/09/2014)

LA PAROLA batte l'immagine e supera la musica perché è suono, ma anche significato.
(da "La parola e l'immagine" di Franco Ferrarotti — Solfanelli, 2014 — pag. 18) * * *

Nella società della comunicazione in cui — più o meno consapevolmente — siamo immersi ogni giorno, sappiamo ormai che l'immagine tende sempre più a prevalere sulla parola. Lo sanno bene i politici, e non solo quelli nostrani, che infatti privilegiano l'una sull'altra: l'apparenza sulla sostanza; il look sul ragionamento; la trovata o l'effetto mediatico sui contenuti e perfino sui valori.
Non è tutta colpa della televisione, sebbene questa abbia certamente la maggior parte di responsabilità. Ma, piaccia o no, è un dato di fatto e non serve a nulla recriminare. Semmai può essere più utile riflettere sui vari aspetti di questo fenomeno, anche per adottare qualche antidoto, per difendere la propria identità e autonomia culturale, per salvaguardare il primato della ragione rispetto all'emotività e alla superficialità.
È proprio quello che aiuta a fare il prezioso volumetto del sociologo Franco Ferrarotti, citato all'inizio di questa rubrica e fresco di stampa, che reca un invitante sottotitolo: "Note sulla neo-idolatria del secolo XXI". Da una parte, appunto, la crisi della parola; dall'altra, il trionfo dell'immagine. Non si tratta soltanto della società dello spettacolo. "È la società — osserva l'autore — in cui sono crollate le ideologie e con esse si sono liquefatti anche gli ideali, il vincolo logico, il principio di non contraddizione, la consecutio temporum , la regola della coerenza".
La parola, dunque, come mezzo fondamentale per comunicare un concetto o un'idea; per articolare un ragionamento; per elaborare un'opinione, una teoria o un programma; e infine per confrontarsi con gli altri in un rapporto dialettico. L'immagine, invece, come strumento per trasmettere un'impressione, una suggestione, un imbonimento. A ben vedere, è la differenza che passa nel campo dell'informazione tra i giornali, di carta o elettronici, e quel grande persuasore occulto che è la televisione. E naturalmente, sul piano culturale, comprende anche i libri.
Nel suo "Intervento" editoriale, il sociologo insiste in particolare sul valore della parola come "voce e suono e senso". E avverte: "Ritenere che l'immagine, nel suo maestoso mutismo, possa soppiantare totalmente — nel prossimo futuro — il suono puro, vale a dire il semplice suono, prescindendo dall'eventuale significato è una perdita secca, forse irreparabile". Ne fa esperienza chi frequenta abitualmente i social network, da Twitter a Facebook, scontando la difficoltà di scambiare idee e opinioni attraverso la parola scritta, a distanza, nell'immediatezza della comunicazione istantanea e nella ristrettezza degli spazi, con il rischio dell'equivoco e della polemica sempre in agguato.
Il saggio di Ferrarotti contiene alla fine un inno alla lettura, intesa come esercizio personale di emancipazione e di gratificazione. Non a caso il sociologo cita i dati sconfortanti dell'Istat secondo cui il 94,9% degli italiani guarda la tv, il 59% ascolta la radio, il 56,6% legge quotidiani e appena il 44% legge libri. A suo avviso, però, "il libro non è morto"; "va riscoperto e analizzato il piacere della lettura". E non c'è dubbio che anche i media dell'immagine, a cominciare dalla televisione e in particolare da quella pubblica, potrebbero fare molto di più per diffondere e alimentare questa sana abitudine collettiva.
"Leggere — conclude Ferrarotti — è dunque un'attività che non fa rumore, salvo forse il lieve frusciare del voltare le pagine, ma è tutt'altro che un'attività puramente passiva". C'è infatti il "piacere della lettura", come scoperta, avventura, analisi del mondo circostante e come auto-analisi. E c'è anche "la fatica di leggere", cioè l'impegno, l'applicazione che "può giungere all'autochirurgia, al riorientamento profondo di sé e della propria vita". Vale per il libro e può valere in qualche misura per i giornali, quotidiani e periodici, che fanno informazione e opinione alimentando così la coscienza critica dei cittadini.
( sabato@ repubblica. it)
Giovanni Valentini


lunedì 8 settembre 2014

Presentazione: EUROPA SENZA STATUALITÀ di Francesco Petrillo (Roma, Mercoledì 17 settembre, ore 19.00)

Mercoledì 17 settembre 2014 alle ore 19.00

presso il Circolo Canottieri Lazio
Lungotevere Flaminio n. 25/A - Roma

presentazione del libro di FRANCESCO PETRILLO

EUROPA SENZA STATUALITÀ

Edizioni Solfanelli


Relatori: il dott. Marcovalerio Pozzato e il prof. Enzo Scotti

Sarà presente l'Autore






    Il volume è costruito sul rapporto tra alcuni studi dell’Autore pubblicati negli anni Novanta del secolo scorso — che preconizzavano quanto sarebbe accaduto in seguito — e le attuali vicende concernenti la crisi politica, prima ancora che economica, dell’Europa unita. E dà conto di quanto le questioni economiche abbiano finito per fare trascurare la quantità di cemento necessaria a reggere i pilastri fondamentali, non fissati adeguatamente e a tempo debito, di una possibile Unione europea.
Emerge, dall’ordito della trattazione, come, negli ultimi venti anni, le tematiche trattate dagli studiosi di cose giuridiche e politiche abbiano finito per destare un interesse marginale e per non incidere sulle dinamiche teorico-pratiche dell'Unità europea, da un lato perché surclassate dalla prevalenza che si è dovuto, ma soprattutto voluto, dare alle relazioni economico-finanziarie tra gli Stati dell'Unione, da un altro lato perché la stessa prassi politico-giuridica si è gradatamente sempre più fatta da parte rispetto all’intervento nel decision-making tra gli Stati europei e non solo.
Completa il volume, in appendice, l’intervento di un giurista latino-americano, sviluppato proprio a partire dalla lettura dei saggi di Petrillo, riportati nel libro. Il saggio di Carmine Romaniello, volutamente conservato nella lingua di origine, mostra al lettore italiano, quanto il problema europeo, dal punto di vista giuridico e politologico, prima ancora che politico, vada posto all’interno di una dimensione globale.

Francesco Petrillo
EUROPA SENZA STATUALITÀ
L’essere umano dei diritti nell’integrazione tra i popoli globalizzati
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-850-2]
Pagg. 200 - Euro 14,00

http://www.edizionisolfanelli.it/europasenzastatualita.htm